Gli arrosticini sono composti di carne ovina, mentre il corrispettivo ligure con carne caprina.
La preparazione consiste nel tagliare la carne in tocchetti di dimensioni molto ridotte ed infilarla in spiedini (in alcune zone detti «li cippe»). Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata a canalina definito, in base al dialetto della zona, «lu fucon», «fornacella», «furnacella», «rustillire» o anche «arrostellaro» (o anche più raramente «la canala»). In Liguria le rostelle sono cotte alla brace (sul "rostelliere"), sulla griglia o in padella.
Per la riuscita dell'arrosticino, molto dipende anche dalla cottura e dalla griglia utilizzata, dalla temperatura del fuoco, ma soprattutto dall'abilità del cuoco. Sono disponibili anche fornacelle elettriche di piccolo e medio ingombro, tuttavia i risultati in termini di gusto e piacevolezza al palato non sono confrontabili con quelli ottenibili nella cottura alla brace.
giovedì 3 dicembre 2015
Cosa sono...
Gli arrosticini sono spiedini di carne di pecora tipici della cucina abruzzese. In alcune zone sono anche chiamati rustelle, arrustelle, "spitucci" oppure rrustell.
Da questa variante del nome, prende spunto il termine rostelle, piatto tipico della cucina ligure, e prevalentemente dell'entroterra di ponente. Si tratta di sottili spiedini praticamente identici agli arrosticini abruzzesi, ma a differenza di quest'ultimi, le rostelle di origine ligure sono a base di carne caprina. Probabilmente le rostelle sono state introdotte nella cucina ligure, in seguito all'immigrazione in Liguria di parte della popolazione abruzzese, ed ha trovato nella variante di capra la sua tipicità.
Tipici della zona pedemontana sul versante orientale del monte Voltigno della catena del Gran Sasso, con piccole caratterizzazioni locali, vengono prodotti praticamente ovunque sul territorio abruzzese (sia a livello artigianale che industriale).
Oggi questo piatto è diffuso in tutto il territorio regionale e, per le caratteristiche di bontà e praticità, si stanno facendo apprezzare anche fuori dall'Abruzzo, grazie a qualche imprenditore che li sta proponendo nelle maggiori catene distributive con risultati soddisfacenti, non solo presso le comunità di emigranti abruzzesi.
In Liguria lo stesso piatto, chiamato rostelle, è uno degli elementi tipici della cucina dell'entroterra, ma a differenza degli arrosticini abruzzesi, le rostelle ligure sono a base di carne di capra.
Da questa variante del nome, prende spunto il termine rostelle, piatto tipico della cucina ligure, e prevalentemente dell'entroterra di ponente. Si tratta di sottili spiedini praticamente identici agli arrosticini abruzzesi, ma a differenza di quest'ultimi, le rostelle di origine ligure sono a base di carne caprina. Probabilmente le rostelle sono state introdotte nella cucina ligure, in seguito all'immigrazione in Liguria di parte della popolazione abruzzese, ed ha trovato nella variante di capra la sua tipicità.
Tipici della zona pedemontana sul versante orientale del monte Voltigno della catena del Gran Sasso, con piccole caratterizzazioni locali, vengono prodotti praticamente ovunque sul territorio abruzzese (sia a livello artigianale che industriale).
Oggi questo piatto è diffuso in tutto il territorio regionale e, per le caratteristiche di bontà e praticità, si stanno facendo apprezzare anche fuori dall'Abruzzo, grazie a qualche imprenditore che li sta proponendo nelle maggiori catene distributive con risultati soddisfacenti, non solo presso le comunità di emigranti abruzzesi.
In Liguria lo stesso piatto, chiamato rostelle, è uno degli elementi tipici della cucina dell'entroterra, ma a differenza degli arrosticini abruzzesi, le rostelle ligure sono a base di carne di capra.
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